Il nuovo modello di lavoro in Smart Working è un’evoluzione significativa del telelavoro che porta a migliorare l’efficienza produttiva nel raggiungimento dei risultati aziendali e nella creazione di valore nelle aziende.
L’emergenza da coronavirus che ha spinto migliaia di aziende a chiudere le proprie sedi di lavoro per garantire la sicurezza dei propri dipendenti, ha fornito una notevole spinta allo sviluppo di una forma di approccio al lavoro intelligente e moderna.
Al giorno d’oggi è comune trovare professionisti che in diverse situazioni hanno bisogno di lavorare da qualsiasi luogo e fascia oraria (su un treno, da un hotel, prendendo un caffè in una caffetteria o lavorare in attesa del volo da un aeroporto) e per questo è necessario avere un approccio e una visione del lavoro diversi rispetto ai modelli tradizionali di lavoro diretto. Forse per questo motivo lo smart working in Italia non aveva ancora avuto la giusta considerazione. Lavorare da casa prevede infatti non solo una forte apertura mentale ma anche un adeguamento tecnologico e normativo non ancora supportato dal sistema governativo nazionale.
Queste le principali caratteristiche dello smart working e i principali benefici ad esso collegati:
- Lavorare per obiettivi senza attenersi a tempistiche o presenze prestabilite sviluppa un rapporto di fiducia tra il dipendente e l’azienda
- Elevati livelli di autogestione del tempo e delle commesse migliorano il livello di autonomia dei dipendenti
- Propensione ed apertura al cambiamento sviluppano e migliorano le capacità di problem solving
- Flessibilità nel tempo e nel luogo di lavoro contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei dipendenti
- Nuovi strumenti e ambienti di lavoro contribuiscono a sviluppare un gruppo di lavoro più coeso in cui la comunicazione è fluida e la collaborazione è continua
Lo Smart Working combina flessibilità, comunicazione, autonomia e collaborazione con l’obiettivo di raggiungere risultati ed obiettivi concreti validi per tutta l’azienda. I benefici di queste attvitià risiedono proprio nell’ampio risparmio sui costi vivi delle aziende e sulle misure ridotte di gestione del personale insieme ovviamente al raggiungimento di un grado di autonomia e collaborazione molto elevati.
Lo smart working non è una semplice attività estemporanea che le aziende possono includere in momenti di crisi ma un vero e proprio processo di cambiamento aziendale che deve necessariamente coinvolgere gli aspetti manageriali e direttivi e deve essere guidato da un’attenta considerazione degli obiettivi e delle priorità dell’azienda. I principali vantaggi includono certamente un miglior bilanciamento tra qualità della vita e produttività dei dipendenti ma influisce anche molto sulla loro capacità di collaborazione e problem solving.
Lavoro intelligente si ma fatto bene!
Secondo un sondaggio condotto da TBS Group su oltre 5.000 professionisti italiani, circa il 65% degli intervistati identifica la soddisfazione dei dipendenti come il risultato chiave che lo smart working ha ottenuto, seguito da risultati migliori in termini di sostenibilità dell’azienda e un miglioramento delle prestazioni in termini di ROI. L’indagine conclude che le aziende devono lavorare sulla tecnologia che mettono a disposizione dei dipendenti che devono essere accompagnata in questo processo allineando gli strumenti di valutazione delle prestazioni ai nuovi ruoli e modelli di lavoro. In questo modo si otterranno risultati concreti sia in termini di risultati aziendali che di qualità del lavoro dei dipendenti. Per quanto smart possa essere, deve essere fatto bene.
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