Tutti stiamo aspettando che finiscano gli ‘ arresti domiciliari’ per riprendere la vita di prima ma più che una speranza ho l’impressione che sia un sogno.
Quanti di noi una volta fuori casa riprenderemo le abitudini consuete come darci la mano, salire su un autobus affollato, andare ad un concerto. Qualcuno sicuramente lo farà ma certo sarà, almeno per tutto quest’anno, una minoranza. Secondo studi effettuati da una università americana il corona virus ci farà ‘ compagnia’ per tutto il 2020 con alti e bassi.

Sicuramente, dopo le misure prese in Italia, avremo un considerevole calo dei contagiati ed a venirci incontro è anche l’avvicinarsi dell’estate dove secondo molti virologi il virus dovrebbe risentire delle elevate temperature ma è molto probabile che lo stesso si ‘rianimi’ con l’avvicinarsi dell’autunno.

Quindi le ‘precauzioni’ non solo ci accompagneranno per molto tempo ma inevitabilmente cambieranno anche le nostre abitudini e rapporti sociali.

Il problema sarà non solo per noi adulti ma anche e soprattutto per i bambini che dovranno cambiare completamente il loro rapporto relazionale con i propri compagni di scuola e di gioco. Non saranno tanto loro a farlo quanto i loro genitori ad imporglielo. Probabilmente cambieranno anche alcuna liturgia per chi segue la messa.

Pensate solo a quanto accaduto in questo mese a San Pietro con una immagine che resterà nella storia che ha visto il Papa ‘costretto’ ad impartire la benedizione ‘urbi et orbi ‘ in una piazza completamente deserta ed in uno scenario che non si era mai visto nella storia millenaria della chiesa.

Cambieranno sicuramente anche alcuni riti tipici della celebrazione della messa come ad esempio quello dove il sacerdote ufficiante invita i presenti a scambiarsi un segno di pace come quello di stringersi la mano.

Quanti, anche d’estate, si recheranno alla santa messa indossando i guanti per precauzione, gesto non solo per la tutela della loro stessa persona ma soprattutto per i famigliari e figli che troveranno al loro ritorno a casa. Misure di ‘rapporti sociali’ dovranno, quindi, essere adottate anche per il futuro.

virus che può cambiare la società

Quanto poi tutto questo inciderà sul nostro quotidiano e sulla nostra ‘ socializzazione’, caratteristica tipica dell’indole italica, sarà la storia a dircelo. Per adesso rimane il fatto che ci aspettano tempi di ‘isolamento’ e di nuove esperienze.

Quanti di noi nella loro vita sono rimasti a casa senza uscire per più di una settimana? Forse non tutto il male viene per nuocere. Stare molto tempo con sé stessi senza essere travolti dal ‘caos quotidiano’ forse ci farà scoprire nuove ‘frontiere’ che erano dentro di noi e che il ‘logorio della vita moderna’ ci aveva finora nascosto. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Fausto Sobrini

Giornalista esperto di lunga data, è iscritto all’albo dell’ordine dei giornalisti Lazio dal 1980.
Volto storico dell’emittente locale Rete Oro, dove attualmente conduce programmi di approfondimento che affrontano temi di attualità nel contesto sociale ed economico di Roma e della sua provincia. Vanta collaborazioni con Roma Channel e Sky.