Il cinema è da sempre un luogo magico, una sala che ti permette di viaggiare restando fermo al tuo posto, di visitare mondi inesistenti, di conoscere storie mai raccontate, di vivere in posti mai visti prima.
Tuttavia, l’ultimo dpcm emanato non ci permetterà ancora per molto di fruire dei cinema e teatri su tutto il territorio nazionale perché, evidentemente, per ragioni di sicurezza, è “necessario” tenere cinema chiusi e teatri chiusi a causa del covid-19.
Non solo cinema: anche i teatri restano chiusi
Il teatro, da sempre sinonimo di spettacolo di un certo livello, di eleganza, di classe, viene anch’esso chiuso in un momento in cui l’ignoranza dilaga incontrollata in piena pandemia.
Certo, la sicurezza viene sempre prima di tutto, ma è necessario anche migliorare molti luoghi in cui di tutto si può parlare, tranne che di sicurezza, come ad esempio i mezzi pubblici.
Sembra assurdo, ma in un posto come una sala cinematografica o un teatro, in cui la fruizione degli spettacoli avveniva nel rispetto di tutte le norme anti-Covid, si è deciso di tenere fermo questo intero settore.
Arte e cultura: a rischio il settore dello spettacolo
Non si tratta soltanto di penalizzare chi ha in gestione un cinema o un teatro, ma bensì di penalizzare chiunque, con il suo lavoro, orbiti intorno al settore dello spettacolo: produttori, attori, registi, sceneggiatori, costumisti, scenografi, maestranze e artisti di ogni tipo sono di fatto una delle categorie più a rischio, dall’inizio della pandemia.
Sarebbe opportuno provvedere con soluzioni concrete a salvare il settore dello spettacolo, per evitare di perdere la coscienza che la cultura è e deve essere uno dei motori principali di questo paese.
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